Il 12 dicembre scorso, nello splendido
Salone degli stemmi del Palazzo Vescovile, l’AVO di Melfi ha festeggiato i suoi
primi trent’anni di vita.
Oltre a S. Ecc. il
Vescovo Mons. Gianfranco Todisco, hanno partecipato i rappresentanti delle varie
autorità civili e sanitarie della città, delle Associazioni presenti sul territorio, le
Presidenti e i volontari delle altre A.V.O. della Basilicata: Lagonegro,
Potenza, Rionero e Venosa, le rappresentanze degli insegnanti e degli studenti
di alcune scuole di istruzione
superiore.
La Presidente, dopo aver ringraziato gli
intervenuti e tutti i volontari che hanno lavorato in questi trent’anni, a nome
proprio e dei volontari, ha espresso soddisfazione e gratitudine nei confronti
dei tanti che, essendo stati coinvolti nella realizzazione della manifestazione,
hanno generosamente offerto la loro opera, divenendo volontari per un giorno e favorendo essi stessi la diffusione della
cultura del volontariato fra artisti,
studenti, simpatizzanti, ecc.
Don Vincenzo D’Amato ha ricordato com’è nata l’AVO a Melfi, le
difficoltà iniziali, le emozioni e i valori cui i fondatori si sono ispirati. Padre Rosario Messina, ha parlato poi dell’arte dei volontari
di “consolare e confortare”, riuscendo a
coinvolgere emotivamente tutti i presenti e a lasciare in ognuno di loro un
messaggio di amore verso chi soffre.
Dopo un simpatico stacco musicale con Rino Risolo accompagnato dal musicista prof. Raffaele Rigillo, il Presidente della Federavo dr.
Claudio Lodoli ha affrontato l’attualissimo problema dell’ “AVO e le nuove istanze del territorio”,
sottolineando, in particolare, il tema dell’importanza
della formazione dei volontari che non
può più essere generica, come agli inizi, ma deve essere specifica, appropriata
e diversa, a seconda della struttura in cui il volontario presterà servizio.
I volontari in servizio da 30, 20 e 10 anni hanno ricevuto, in
segno di gratitudine, una pergamena con distintivo.
Sulle scalinate d’ingresso al Salone, è stata allestita la mostra “La
bellezza del dono” in cui sono state
esposte tutte le opere che artisti e fotografi, ivi compresi
nove alunni del Liceo Artistico di Melfi, hanno donato, allo scopo di adornare
le corsie dell’ospedale e della Casa di Riposo in cui l’AVO presta servizio.
Infine, a ricordo del trentennale, è stata curata una raccolta di foto e
testimonianze pubblicata nel volume “Un sorriso per chi soffre” che è stato donato a tutti i volontari e agli
ospiti.
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