Visita agli anziani ospiti dei "gruppi appartamento" della Cooperativa "Il filo di Arianna di Venosa"
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giovedì 30 novembre 2017
mercoledì 20 agosto 2014
Servizio di volontariato alla casa di riposo di Melfi
Dal mese di ottobre 2013, un gruppo di volontari AVO di Melfi, Michela, Martina, Genny, Raffaelina, Anny, Lidia,... si reca settimanalmente a far visita agli anziani ospitati nella locale casa di riposo.
Per tale servizio è stata regolarmente stipulata una convenzione fra le parti.
Questo servizio, offerto con tanto amore e dedizione dai suddetti volontari, è solo l'inizio di una proficua attività dell'Associazione a favore degli anziani.
Per tale servizio è stata regolarmente stipulata una convenzione fra le parti.
Questo servizio, offerto con tanto amore e dedizione dai suddetti volontari, è solo l'inizio di una proficua attività dell'Associazione a favore degli anziani.
domenica 16 febbraio 2014
Incontri di formazione permanente
Nell'ambito delle attività di aggiornamento dei volontari AVO di Melfi, allo scopo di permettere un servizio sempre più qualificato, sono state programmate le seguenti attività:
1) a partire dal 6 febbraio u.s., per 4 - 5 giovedì di seguito, la Caposala del SPDC dell'ospedale di Melfi, Sig.ra Antonietta Loconte, terrà degli incontri rivolti a tutti i volontari e, in particolare a quelli che prestano il loro servizio presso la Casa di riposo, su "la relazione d'aiuto nei confronti degli anziani";
2) il sabato mattina, previa disponibilità accertata di volta in volta, il personale sanitario del reparto SPDC, alternativamente, incontrerà i volontari che prestano il loro servizio in tale reparto, per aggiornarli su "l'approccio con i degenti del reparto SPDC".
1) a partire dal 6 febbraio u.s., per 4 - 5 giovedì di seguito, la Caposala del SPDC dell'ospedale di Melfi, Sig.ra Antonietta Loconte, terrà degli incontri rivolti a tutti i volontari e, in particolare a quelli che prestano il loro servizio presso la Casa di riposo, su "la relazione d'aiuto nei confronti degli anziani";
2) il sabato mattina, previa disponibilità accertata di volta in volta, il personale sanitario del reparto SPDC, alternativamente, incontrerà i volontari che prestano il loro servizio in tale reparto, per aggiornarli su "l'approccio con i degenti del reparto SPDC".
venerdì 7 giugno 2013
LA VECCHIA GRINZOSA
Che
cosa vedi, tu che mi curi, che cosa vedi?
Una vecchia grinzosa, un po’ folle,
uno sguardo perso che non c’è quasi più,
che sbava quando mangia e non risponde mai,
che, quando tu dici con voce forte: “Provi”,
sembra non prestare alcuna attenzione a ciò che fai.
uno sguardo perso che non c’è quasi più,
che sbava quando mangia e non risponde mai,
che, quando tu dici con voce forte: “Provi”,
sembra non prestare alcuna attenzione a ciò che fai.
Allora apri gli occhi, questa non sono io.
Ti dirò io chi sono. Sono l’ultima di dieci figli,
una ragazza di 15 anni, con le ali ai piedi
Sposata già a 20 anni…
Ho 25 anni ora e un bimbo mio
Che ha bisogno che io gli costruisca una casa
Ti dirò io chi sono. Sono l’ultima di dieci figli,
una ragazza di 15 anni, con le ali ai piedi
Sposata già a 20 anni…
Ho 25 anni ora e un bimbo mio
Che ha bisogno che io gli costruisca una casa
Ho 50 anni, e
di nuovo giocano intorno a me dei bambini.
Eccoci di nuovo con dei bambini, io e il mio adorato.
Ecco i giorni neri, mio marito muore.
Ho guardato il futuro tremando di paura,
perché i miei figli sono tutti occupati ad allevare i loro.
E io penso agli anni e all’amore che ho conosciuto. Sono vecchia ora,
il mio corpo se ne va, la grazia e la forza mi abbandonano,
e c’è una pietra là dove una volta ebbi il cuore.
Ma in questa vecchia carcassa resta la ragazzina,
e il vecchio cuore si gonfia senza posa.
Mi ricordo delle gioie, mi ricordo delle pene,
e di nuovo sento la mia vita e amo.
Ripenso agli anni troppo corti e passati troppo in fretta,
e accetto la realtà implacabile che nulla lascia durare.
Allora apri gli occhi tu che mi curi, e guarda.
Non la vecchia grinzosa, guarda meglio e mi vedrai
Eccoci di nuovo con dei bambini, io e il mio adorato.
Ecco i giorni neri, mio marito muore.
Ho guardato il futuro tremando di paura,
perché i miei figli sono tutti occupati ad allevare i loro.
E io penso agli anni e all’amore che ho conosciuto. Sono vecchia ora,
il mio corpo se ne va, la grazia e la forza mi abbandonano,
e c’è una pietra là dove una volta ebbi il cuore.
Ma in questa vecchia carcassa resta la ragazzina,
e il vecchio cuore si gonfia senza posa.
Mi ricordo delle gioie, mi ricordo delle pene,
e di nuovo sento la mia vita e amo.
Ripenso agli anni troppo corti e passati troppo in fretta,
e accetto la realtà implacabile che nulla lascia durare.
Allora apri gli occhi tu che mi curi, e guarda.
Non la vecchia grinzosa, guarda meglio e mi vedrai
(In M.Thiel, Vivere da vivi, 1995)
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