giovedì 21 gennaio 2016

AVO Melfi ha festeggiato i primi trent'anni di vita.



               
    Il 12 dicembre scorso, nello splendido Salone degli stemmi del Palazzo Vescovile, l’AVO di Melfi ha festeggiato i suoi primi trent’anni di vita.

        Oltre a S. Ecc. il Vescovo Mons. Gianfranco Todisco, hanno partecipato i rappresentanti delle varie autorità civili e sanitarie della città, delle  Associazioni presenti sul territorio, le Presidenti e i volontari delle altre A.V.O. della Basilicata: Lagonegro, Potenza, Rionero e Venosa, le rappresentanze degli insegnanti e degli studenti di alcune  scuole di istruzione superiore.

    La Presidente, dopo aver ringraziato gli intervenuti e tutti i volontari che hanno lavorato in questi trent’anni, a nome proprio e dei volontari, ha espresso soddisfazione e gratitudine nei confronti dei tanti che, essendo stati coinvolti nella realizzazione della manifestazione, hanno generosamente offerto la loro opera, divenendo volontari per un giorno e favorendo essi stessi  la diffusione  della cultura del volontariato fra artisti, 
 studenti, simpatizzanti, ecc.

     Don Vincenzo D’Amato ha ricordato com’è nata l’AVO a Melfi, le difficoltà iniziali, le emozioni e i valori  cui i fondatori si sono ispirati.  Padre Rosario Messina,  ha parlato poi dell’arte dei volontari di “consolare e confortare”,  riuscendo a coinvolgere emotivamente tutti i presenti e a lasciare in ognuno di loro un messaggio di amore verso chi soffre.

     Dopo un simpatico stacco musicale con Rino Risolo accompagnato dal musicista prof. Raffaele Rigillo, il Presidente della Federavo dr. Claudio Lodoli ha affrontato l’attualissimo problema  dell’ “AVO e le nuove istanze del territorio”, sottolineando, in particolare, il tema  dell’importanza  della formazione dei volontari che non può più essere generica, come agli inizi, ma deve essere specifica, appropriata e diversa, a seconda della struttura in cui il volontario presterà servizio.

       I volontari in servizio da 30, 20 e 10 anni hanno ricevuto, in segno di gratitudine,  una pergamena con distintivo.

      Sulle scalinate d’ingresso al Salone, è stata allestita la mostra “La bellezza del dono”  in cui sono state esposte tutte le opere che  artisti e fotografi, ivi compresi nove alunni del Liceo Artistico di Melfi, hanno donato, allo scopo di adornare le corsie dell’ospedale e della Casa di Riposo in cui l’AVO presta servizio. 

       Infine, a ricordo del trentennale, è stata curata una raccolta di foto e testimonianze  pubblicata nel volume “Un sorriso per chi soffre”  che è stato donato a tutti i volontari e agli ospiti.


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